La dolce morte

La Doce Morte
 

Autore: Marie de Hennezel
Edizione: Sonzogno


"Che cosa significa oggi la parola 'eutanasia'? Decisione di alleviare il dolore, decisione di interrompere trattamenti ormai inutili, oppure l'atto di provocare deliberatamente la fine di una vita, per porre termine a una sofferenza?" Questa è la domanda all'origine di questo libro toccante ed emozionante. Il diritto di morire dignitosamente -oggi riconosciuto da tutti- può generare il diritto di uccidere? Perché si domanda l'autrice, ai malati a volte non è concesso di appropriarsi di quest'ultimo istante, di 'morire bene', con dignità, circondarti dall'amore dei propri cari e senza accanimenti terapeutici? Perché è stata loro 'rubata' la morte?

Con questo libro l'autrice riporta il dibattito ad una dimensione prettamente umana, estrapolandola da sterili polemiche religiose, morali, legali che infiammano la questione. Perché se fra medico e paziente c'è quella compressione, quella vicinanza e quella compassione che sempre dovrebbero esserci tra chi soffre e chi lo assiste, le polemiche perdono di significato. Se è curato bene, con calore, con solidarietà, con affetto, difficilmente il malato arriva a chiedere di farla finita. Attraverso testimonianza di chi si è confrontato con l'eutanasia, attraverso soprattutto la propria esperienza di donna, oltre che di accompagnatrice di morenti, l'autrice ci mette di fronte alla sofferenza ma anche alla forza ed alla serenità del malato, dei familiari, dei medici... Ci insegna a non avere paura della morte perché è un atto naturale, da non temere, da non nascondere. Ma da considerare con umiltà, semplicità, perché anche nell'ultimo istante di vita è racchiuso un nucleo prezioso che arricchisce l'anima di chi rimane. Come scrive il prof. Umberto Veronesi nella sua prefazione. "Dobbiamo essere grata all'Autrice [...]. A lei va riconosciuto il merito di essersi accostata alla sofferenza che conduce il distacco con estrema sensibilità, quasi un tocco d'ali che accarezza e sfiora lo spirito e le vite di chi cammina accanto a chi soffre, di avere partecipato insieme con loro all'esperienza del dolore che, per quanto possa sembrare terribile, insegna a percepire la vita come una valore profondo ma effimero, come un bene che ci è donato a tempo, allontanandoci dall'idea di un'esistenza immutabile e infinita".


alcune note sull'autrice:

Marie de Hennezel è psicologa e psicoanalista, lavora nell'unità di cure palliative presso l'ospedale della città universitaria a Parigi. Pratica con i suoi pazienti una disciplina ancora poco nota, l'aptonomia, basata su un approccio tattile affettivo. Presiede inoltre l'associazione Bernard Dutant - Sida et Ressourcement e dirige seminari sul suo metodo di accompagnamento alla morte. Partecipa a conferenze e seminari per sensibilizzare il pubblico e gli operatori sanitari sul problema delle cure palliative e dell'assistenza ai malati terminali.